martedì 24 dicembre 2013

Cena di Natale - La cronaca di un Trionfo

Come da tradizione la cena di Natale della Virtus sfocia in un tripudio di alcool, trigliceridi e miccette sempre accese contro i matusa e il governo.
Quando il gioco si fa duro i virtussini non si tirano indietro e sfoderano la migliore prestazione dell'anno: aringhe, stinchi, goulash e wurstel di ogni razza e dimensione le hanno provate tutte, hanno provato a pressare sugli anziani, a intimorire i giovani che pensavano non avvezzi a certe sfide, a sfiancare le resistenze degli atleti della tavola a suon di schiacciatine, pani ai 5 cereali, mostardi e senapi, ma non c'è stata storia.
Persino il nemico più temuto, le birre teutoniche, albioniche e trappiste dell'alchimista del malto e del luppolo Lelli, non hanno potuto niente contro la macchina schiaccia sassi e le inarrestabili fauci della Virtus.
MVP della serata, il rookie sorpresa Rame che non ha alzato la testa dal piatto per 2 ore consecutive, ha pronunciato si e non 3 parole per non sprecare fiato, ha disossato uno stinco in solitaria e si è permesso un'ottima Sacher a chiusura, che ha fatto impallidire Mr Twenty Millions e gli ha fatto esclamare "Se lo facevo io morivo".
Appena dietro il sempre ottimo Paolino e le sue storie di vita vissuta (quasi Corna vissute o Lando direi), supportate da prove fotografiche giustamente scaricate sul telefono del povero Candyman.
Menzione d'onore per l'angolo della geriatria, con DOC, l'Omonimo, Vlade, Mashiro e Alma (con il Marchese spettatore basito) a scambiarsi piacevoli situazioni cliniche, con l'apice dello stato delle carotidi e della prostata del Mora. A breve la visita di un paio di cantieri stradali per visionare lo stato dei lavori.

Scherzi a parte, grazie a Leo come al solito fantastico padrone di casa e vergogna imperitura per gli assenti.

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